Iconiche emozioni: il design Moroso

Moroso esalta la propria attitudine al design iconico con una serie di novità che ne restituiscono la ricerca in chiave poetica, sognante, gioiosa.

One Page Moroso

Una seduta progettata per reinterpretare la classica lounge/relax, ma destinata a diventare una nuova icona dell’azienda: la poltrona One Page disegnata da Ron Arad.

Ispirata a un foglio di carta in movimento, frutto di una serie di sfide tecnologiche dai risultati innovativi, One Page è la seduta scultorea con cui l’azienda friulana e il designer scrivono un nuovo capitolo nella storia del loro sodalizio.

Con One Page, infatti, Moroso e Ron Arad tornano a scrivere insieme un’altra pagina della loro storia, dando vita a una poltrona che reinterpreta il modello di seduta lounge e ne sposta più in là i confini, di fabbricazione, estetici e materici.

Un’idea di poltrona dalle forme iconiche e dall’anima consapevole, espressione di quel design che fonde progettualità, ricerca e approccio artistico.

Concepita seguendo idealmente la modellazione di un unico foglio di carta, One Page è un tributo alla continuità delle forme che esaltano la poetica scultorea di Ron Arad – autore felicemente sospeso tra design e gesto artistico – e l’expertise manifatturiera dell’azienda friulana. Il “foglio” si sviluppa su un doppio livello: la struttura portante in poliuretano rigido per la parte esterna e l’imbottitura in poliuretano flessibile per quella interna.

Il risultato è una poltrona in cui seduta, braccioli e schienale danno vita a un continuum avvolgente che fa a meno di cuscini e imbottiture ed esalta il comfort, tra i principali focus del progetto, come tema della ricerca ergonomica.

Il particolare processo di produzione sovrappone una parte stampata morbida e flessibile a una scocca rigida, liberando il comfort dall’imbottitura tradizionale. Un ulteriore livello di sfida riguarda la ricerca del rivestimento, in tessuto o in pelle, che diventa il perfetto mezzo in grado di trasmettere al tatto e alla vista la bellezza e l’armonia sensoriale della seduta.

Pensata sia per il mercato residenziale sia per il contract, One Page ha una base girevole a cinque razze in alluminio pressofuso ed è disponibile con o senza meccanismo basculante. Il poggiapiedi è realizzato con una analoga tecnologia produttiva, che esalta il concept del foglio che ispira la poltrona.

Gruuve Moroso

Gruuve, il nuovo sistema disegnato da Patricia Urquiola, rappresenta un’evoluzione delle sedute libere del sistema Lowseat, ideate per Moroso nel 2000. In questa nuova versione, il design si fa più brutale con profili arrotondati che si estendono fino al pavimento.

Gruuve cattura lo spirito degli anni ’70, reinterpretando in chiave contemporanea l’idea anticonformista del divano a composizione libera. Le linee fluide e irregolari dei quattro moduli della collezione sono progettate per trasmettere un senso di dinamicità alla casa e garantiscono una flessibilità inaspettata al progetto d’interni.

Gruuve è un arredo che si inserisce da protagonista nello spazio domestico, oltre che negli spazi pubblici, e con la sua presenza carismatica, pensato per essere collocato al centro dell’area living, dove contribuisce a dare vita a un nuovo dedalo di spazi conviviali.

La sagoma snodata, che delinea in un segno continuo la fisionomia del divano, favorisce una seduta tradizionale sul fronte e una più informale lungo lo schienale, incoraggiando le conversazioni e le interazioni.

Il divano è presentato anche in un tessuto stampato su misura con grafica di Patricia Urquiola.

Vol Moroso

Vol è un tavolo dall’aspetto solido ed elegante che nasce dall’incontro di due forme geometriche elementari: una base conica, formata dalla ripetizione di tre lastre curvate in multistrato di betulla rivestito in linoleum o impiallacciato Alpi, e un piano ovale o circolare proposto nello stesso materiale rivestito in linoleum o nella versione in Ecotone™, lastra composita di nuova generazione, ecologica e ad alte prestazioni.

Il linoleum, materiale brevettato nella seconda metà dell’Ottocento sostituito progressivamente da prodotti vinilici o in gomma che ne rappresentano l’alternativa più economica e con i quali viene spesso erroneamente confuso, esalta le forme precise e regolari del tavolo. Caldo al tatto, durevole, resistente alle impronte ed elastico, trasferisce un’idea di morbidezza e calore. I componenti naturali e la speciale finitura della superficie rendono il linoleum antistatico per natura.

Ecotone™, lastra composita realizzata in vetro riciclato, resina ecologica derivata da bio-compound con un contenuto di silice inferiore al 5%, è un materiale con caratteristiche funzionali e di performance elevatissime e un aspetto visivo affine al quarzo.

Tulp Moroso

Con le sue linee arrotondate e a petali, Tulp è l’omaggio alla natura e al tulipano progettato da Stefan Scholten. La forma peculiare prende corpo da un viaggio del designer olandese in Indonesia. “Osservando dall’alto la disposizione delle sedie intorno a una serie di tavoli rotondi durante una festa in giardino – afferma Scholten – rimasi colpito da questa coreografia suggestiva che ricorda un tulipano, e decisi di farne l’ispirazione per la seduta”.

Poltroncina dalle forme aperte e confortevoli, Tulp evoca il fiore simbolo del paesaggio olandese con i suoi braccioli disposti come i petali del fiore. Disponibile nelle tre versioni, con gambe in legno, con base girevole in legno o con struttura in tubolare metallico, Tulp è progettata seguendo un processo produttivo che ne permette la disassemblabilità alla fine del ciclo di vita.

La scocca in poliuretano rigido è costampata con poliuretano espanso flessibile: l’assenza di parti in metallo nella scocca permette in tal modo di smaltire le componenti in funzione del recupero e del riciclo.

Lakelet Moroso

La collezione dei tavolini Lakelet rappresenta il completamento del progetto Pebble Rubble.

Traendo ispirazione dal paesaggio naturale della loro terra, Anna Lindgren e Sofia Lagerkvist dello studio svedese Front, hanno ideato il design dei Lakelet che riflettono l’aspetto della superficie dell’acqua attraverso i colori dei loro disegni ad acquarello, replicando l’invito a un’esperienza sensoriale.

Se i generosi volumi imbottiti di Pebble Rubble evocano con le loro forme organiche dei sassi in cui ci si imbatte passeggiando nel bosco, i tavolini Lakelet restituiscono, trasferito sul vetro, la palette immaginifica dai colori cangianti che sfumano l’uno nell’altro riflessi in uno specchio d’acqua.

Lakelet significa piccolo lago. – spiegano Anna Lindgren e Sofia Lagerkvist – Con questa serie volevamo rendere l’emozione che danno, impressi sull’acqua, i colori della natura continuamente in divenire a seconda della stagione, del momento della giornata e dell’ambiente circostante”.

I tre tavolini, di forme e dimensioni diverse, poggiano a terra su una base in vetro curvato. Pensati per dare vita, tutti insieme, a una composizione corale, possono essere scelti singolarmente a seconda delle esigenze e del gusto.

Mangiafuoco Moroso

“Fra tutte le arti non ne conosco di più avventurose, di più incerte, e dunque di più nobili, delle arti che richiedono l’uso del fuoco.”

Così Paul Valéry esaltava le tecniche le cui regole sono dettate dall’incertezza di un processo tanto imprevedibile quanto l’elemento che le domina, il fuoco. Tra tutte le tecniche ce n’è però una in cui il fuoco sembra lasciare un segno indelebile sull’oggetto, donandogli un riflesso cromatico vibrante ed eterno. Si tratta dell’arte dello smalto a fuoco su rame.

Nel progetto Mangiafuoco, firmato dalla coppia di designer Zanellato/ Bortotto per Moroso, un semplice oggetto di rame, coperto di polveri vitree acquista uno splendore imprevisto una volta cotto ad alte temperature, assumendo cromie sorprendenti e mantenendo intatta la natura del metallo.

Nei due tavolini rotondi la grande superficie smaltata gioca sul passaggio di cromie differenti e imprevedibili, nate dall’accostamento e dalla sovrapposizione di polveri vetrose e dal rigoroso rispetto dei tempi di cottura.

Il risultato sono degli oggetti unici, imperfetti, e per questo così seducenti, profondi ed emozionanti.

Moroso

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