Un’originale interpretazione firmata dall’artista Eleonora Bottecchia di due Magnum di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG di Ca’ del Poggio, due raffinate etichette che per prime entrano a far parte del CAM, il Catalogo dell’Arte Moderna pubblicato dall’Editoriale Giorgio Mondadori, l’annuario d’arte più famoso d’Italia.
Con il suo lavoro Eleonora Bottecchia ha voluto onorare Ottavio Bottecchia, suo avo, e Alfonsina Strada, la prima donna ad aver corso il Giro d’Italia. “Alfonsina” e “Ottavio. Il Vincitore” sono infatti titoli delle opere realizzate dall’artista trevigiana e scelte da Mondadori per l’edizione 2025 del CAM: due Magnum con un’etichetta a tiratura limitata per i 30 anni di Ca’ del Poggio.
Le opere, prime etichette del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG ad entrare nel CAM, sono state svelate proprio quest’anno sul Muro di Ca’ del Poggio, a San Pietro di Feletto (TV), in occasione del passaggio della 20^ tappa del Giro d’Italia. I colori sgargianti del Giro d’Italia e del Tour de France fanno da tela alle Colline Unesco tracciate senza pennello con quella “action painting” che caratterizza Eleonora Bottecchia nelle sue marine blu. I Magnum vestono la maglia rosa per l’omaggio ad Alfonsina e oro per il ricordo della maglia gialla di Ottavio.
«Un’emozione poter consacrare un momento così importante della nostra storia con un opera dai significati così profondi e che rappresenta i valori su cui abbiamo fondato il nostro progetto: arte, cultura, storia, paesaggio, natura e sport, che ritroviamo nel proporre l’enogastronomia di un intero territorio. Grazie all’intuizione di Eleonora e alla forza della sua espressiva e talentuosa performance, siamo onorati di contribuire, anche se in minima parte, al grande successo della pubblicazione dell’opera sul CAM 2024», commentano Alberto e Marco Stocco di Ca’ del Poggio.
Vino, arte e colline Unesco: un tema che ha visto Eleonora Bottecchia già protagonista nel 2020 alla Pro Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi e Salvo Nugnes con un’opera dedicata alle Colline Patrimonio dell’umanità e nel 2022 con “GEA” (Ghea), una Jeroboam di Prosecco che nel nome portava l’omaggio al mondo femminile e alla terra Unesco. Una scultura materica, totalmente green, plasmata con fibre naturali. Tridimensionale e sinuosa nella forma, GEA voleva essere una narrazione, un’esperienza artistica sensoriale che va oltre l’etichetta e la bottiglia, valorizzandone il contenuto ma anche trasferendo la straordinaria morfologia del territorio Unesco, così da trasmettere, attraverso l’arte, l’emozione dei filari di Prosecco che si inerpicano sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene.
«Questo straordinario progetto è una celebrazione del legame tra le nostre Colline Patrimonio Unesco e il mondo dell’arte, della cultura e dello sport – aggiunge Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene -. L’inserimento della prima etichetta del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG nel prestigioso Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori è un riconoscimento che esalta l’unicità del nostro territorio e la sua capacità di ispirare. Ringrazio Eleonora Bottecchia per aver saputo interpretare, attraverso la sua arte, l’essenza e i valori delle nostre colline: bellezza, passione, tradizione e innovazione. Con questo progetto, il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si conferma ambasciatore di eccellenza e custode di un territorio che ispira e parla al cuore del mondo».
Dopo la nascita di GEA (Ghea), oggi è la volta della prima etichetta del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG che l’artista trevigiana ripropone appunto per due ricorrenze epiche: i 100 anni dalle imprese di Ottavio Bottecchia al Tour de France e di Alfonsina Strada al Giro d’Italia.
«Modellare con le mani la mia terra è pura emozione. Parlare attraverso il colore di ciclismo e delle colline di casa vuol dire interpretare la passione e il mio amore più grande. Sono onorata come sempre di far parte del CAM, ringrazio di cuore tutta l’autorevole Commissione artistica presieduta dal Dott. Carlo Motta. Un ringraziamento speciale va a Luana Baraccani e a tutta la squadra del Catalogo d’Arte Moderna Mondadori», conclude Eleonora Bottecchia.