Timorasso dei Colli Tortonesi: ecco il primo bianco di “Braida”

Braida non è soltanto una cantina, è una famiglia visionaria, quella dei Bologna, che ha riscritto le regole della Barbera con passione, cultura e coraggio. Oggi, con il primo vino bianco fermo, la sua vocazione rivoluzionaria si rinnova.

Con il Timorasso, Braida apre un nuovo capitolo della sua storia. Nasce da vigneti nei Colli Tortonesi e viene vinificato nella storica cantina di Rocchetta Tanaro: un incontro tra territori, esperienze e intuizioni. È una scelta precisa, coerente con la filosofia aziendale, che da sempre crede nella longevità, nella forza del territorio e nella sfida come motore di crescita.

“Abbiamo scelto il Timorasso – dice Giuseppe Bologna, proprietario insieme alla sorella Raffaella di Braida – perché assomiglia ai nostri vini, alla Barbera che tanto amiamo: ha struttura, profondità, capacità di evolvere nel tempo, è ostinato ed espressivo. Vinificare un bianco a Rocchetta, per la prima volta, significa rimettersi in gioco con la curiosità e il rigore che ci accompagnano da sempre. Questo Timorasso è l’assaggio di un progetto identitario e, insieme, un segnale chiaro: Braida, nata rompendo gli schemi, continua a trasformarsi con naturalezza. Il vino viene vinificato in acciaio e affinato in cemento a contatto con le fecce fini, per custodirne tensione, profondità e complessità aromatica. Una interpretazione rocchettese con un pizzico di sana follia, proprio come l’uva Timorasso, ricca di estro e carattere”.

La prima annata, la 2023, è oggi in vendita, mentre la seconda riposa in cantina e la terza è già in fermentazione.

Braida

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