Nell’ambito della Brera Design Week 2025, Valcucine intreccia discipline innovative per creare un dialogo attivo tra culture e competenze, smart home e ambiente cucina connettendosi con la città e le persone per esplorare nuove possibilità dell’abitare futuro.
Valcucine rinnova la sua partecipazione alla Milano Design Week, proseguendo il dialogo avviato lo scorso anno. Al centro tornano gli Scenari, che si arricchiscono di nuove prospettive attraverso un’interconnessione più ampia tra architettura, design e discipline emergenti.
Con il concept Connected Scenarios, lo showroom Valcucine Milano Brera si trasforma in un hub di riflessione e confronto tra progettisti, designer e visionari di settori trasversali, insieme a brand partner come e15 e Rakumba, per esplorare insieme il valore delle connessioni nel mondo del progetto contemporaneo.
All’interno e all’esterno dello spazio Valcucine, progettato in collaborazione con tre rinomati studi di architettura internazionali – Neri&Hu, i29 e ARRCC – prenderanno vita gli Speakers’ Corner di Connected Scenarios, una serie di interviste e conversazioni che offriranno sguardi inediti sui temi centrali della Milano Design Week 2025. Gli incontri esploreranno come l’integrazione tra mondi fisici e digitali, il dialogo tra culture, la progettazione inclusiva e la sostenibilità possano ridefinire il nostro modo di abitare e interagire con l’ambiente costruito.
Al centro delle conversazioni ci sarà lo scenario cucina, spazio di interazione e di connessione. Uno sfondo simbolico e funzionale per esplorare le modalità in cui il design possa migliorare la nostra vita quotidiana, favorire le relazioni sociali e promuovere il rispetto delle risorse e il benessere attraverso l’innovazione.
Nel cuore di Connected Scenarios, gli Speakers’ Corner si configurano come un laboratorio di idee in cui alcune delle voci più autorevoli nel panorama del design, dell’architettura e dell’innovazione delineano scenari futuri e traiettorie di sviluppo per il settore. Tra i protagonisti confermati spiccano nomi di rilievo come Nicola Ricciardi, direttore di miart, Alessandro Mininno, fondatore di Flatmates, Silvia Badalotti, prompt designer e Luca Molinari, architetto, critico e curatore di fama internazionale. A loro si uniranno i designer di e15, Rakumba e altri esperti del settore, contribuendo a un dialogo corale che intreccia talento creativo, tecnologia e sostenibilità per immaginare un futuro più connesso, inclusivo e orientato al progresso.
Ponendo la cucina al centro di questo dialogo, Valcucine riafferma la sua autorevolezza nel settore e il suo ruolo di motore culturale nel mondo del design, stimolando riflessioni su come l’approccio progettuale possa trasformare il modo in cui viviamo e interagiamo con ciò che ci circonda.
La tecnologia smart home che ridefinisce l’esperienza in cucina
Nel contesto di Connected Scenarios, dove il design si fonde con tecnologia, sostenibilità e interazione umana, Valcucine, grazie al suo approccio visionario, ridefinisce l’esperienza in cucina attraverso la tecnologia smart home, trasformandola in un luogo dove spazio, tecnologia e design si intrecciano in un equilibrio inedito, ridefinendo ancora una volta il concetto di abitare.
L’integrazione di soluzioni intelligenti trasforma l’ambiente cucina in uno spazio fluido e interattivo, capace di adattarsi dinamicamente alle esigenze quotidiane, migliorando comfort ed efficienza.
Da sempre pioniera nell’evoluzione dell’ergonomia, Valcucine ha anticipato il futuro progettando soluzioni che migliorano il rapporto tra l’uomo e il suo spazio vitale. Oggi, grazie all’integrazione smart home, questa ricerca compie un ulteriore passo avanti: sistemi intelligenti consentono la gestione della cucina tramite app o comandi vocali come Alexa, trasformando le abitudini quotidiane in un’esperienza naturale e senza interruzioni.
Un ecosistema connesso, dove la tecnologia amplifica la libertà di movimento e la funzionalità, restituendo un ambiente che si adatta in modo dinamico alle esigenze del vivere contemporaneo. Un’evoluzione che va oltre la semplice automazione per creare una sintonia perfetta tra innovazione e benessere.
Archigraphica Valcucine: l’anima del legno
“Ho sempre lavorato sui volumi puri, con Archigraphica ho voluto aggiungere alla superficie del mobile un disegno grafico fatto di materia naturale. In una società che è sempre più staccata dalla natura e si è adeguata ai materiali sintetici, ho pensato che fosse importante proporre il legno non solo come impiallacciatura superficiale ma come massa, come materia naturale per soddisfare sensazioni tattili e recuperare la memoria ancestrale che fa del legno la materia amica dell’uomo da migliaia di anni. Il disegno grafico, componibile a piacere, offre al progettista una libertà espressiva unica, consentendo a ciascuno di progettare la matericità e l’architettura della facciata della propria cucina”, racconta Gabriele Centazzo.
Archigraphica è la nuova proposta estetica e funzionale per recuperare il calore del legno nella più tradizionale delle cucine Valcucine. L’elemento distintivo di Archigraphica è un iconico segno grafico che disegna i frontali, evocando il disegno prospettico di un edificio.
Un profilo in noce massello avvolge i fianchi e il piano di lavoro, aggiungendo calore, eleganza e personalità. Questa soluzione non è solo decorativa, ma altamente funzionale: il profilo può trasformarsi in una sottile maniglia perfettamente integrata nella geometria della cucina.
Archigraphica apre una nuova prospettiva progettuale, offrendo libertà nel creare intersezioni dinamiche e giochi grafici. Disponibile con ante in noce, abbinabili a tutte le finiture dei piani di lavoro di Forma Mentis, Archigraphica propone anche soluzioni monocromatiche in bianco o antracite per ottenere un volume monomaterico che esalta il gioco grafico delle linee in legno.
Photo Credits: Michele Salucci