La Cuvée di Key Cucine: Una Miscela di Materia e Pensiero

Firmata da Nevio Tellatin e Anita Brotto per Key Cucine, Cuvée è la sintesi perfetta tra l’eco della tradizione e un’estetica minimale, un progetto che interpreta con raffinatezza l’abitare contemporaneo.

Prende in prestito dal mondo del vino il suo nome e il suo spirito: Cuvée, la nuova cucina firmata Key Cucine, è un’arte della composizione, un assemblaggio sartoriale dove l’equilibrio delle parti genera un’armonia superiore. È il manifesto di un progetto che trascende la funzione per farsi sintesi di materia e pensiero, come raccontano i suoi stessi creatori, i designer Anita Brotto e Nevio Tellatin.

La loro visione orchestra un dialogo raffinato tra la forza della tradizione e il linguaggio essenziale della contemporaneità, trasformando lo spazio domestico in un palcoscenico di esperienze sensoriali ed emotive. Cuvée si svela non come una formula statica, ma come un ambiente narrativo, concepito per raccontare storie e lasciare ricordi. La sua essenza risiede in questa alchimia progettuale: un blend di visioni creative, di epoche, di materie e di sensazioni che definisce un nuovo canone di eleganza atemporale.

La Poetica dello Spazio: La Visione di Tellatin e Brotto

Per comprendere l’anima di Cuvée, è necessario entrare nel mondo dei suoi creatori. Nevio Tellatin e Anita Brotto sono narratori spaziali, maestri nell’infondere negli ambienti una profondità che supera la mera funzionalità. La loro ricerca di un’essenzialità poetica, già esplorata in progetti come Haiku, dove l’isola monolitica diventa un cuore puro di marmo e peltro, evolve verso un approccio architettonico in Tai_O, un sistema che definisce lo spazio come una “piccola città” domestica, con materiali che segnano funzioni e percorsi.

Se opere precedenti si ispiravano a narrazioni esterne – una poesia, un villaggio – Cuvée segna un punto di svolta, un’evoluzione concettuale. Qui, la storia non riguarda un luogo o un testo, ma l’atto stesso della composizione: l’arte della miscela. È un’opera autoreferenziale che celebra l’equilibrio, la materia e il pensiero come protagonisti assoluti.

Dialogo Materico: Alchimie Tattili

Il racconto di Cuvée prende vita attraverso una squisita palette materica, dove ogni elemento è un attore protagonista di una sinfonia visiva e tattile. Il palcoscenico si apre con la presenza scultorea del travertino, un’ancora monolitica e rassicurante che richiama l’eredità architettonica italiana. La sua eleganza organica, fatta di nuance calde e venature irripetibili, definisce il piano di lavoro e il lavello integrato, la cui massa lapidea acquista una sorprendente leggerezza aerea grazie a una lavorazione magistrale che ne accenna appena lo spessore.

A questa solidità terrena risponde la profondità cromatica del laccato opaco Wood Green che veste le ante delle basi: una scelta che è una dichiarazione di stile, un respiro biofilico che allontana la cucina dall’estetica clinica per immergerla in un’atmosfera naturale e accogliente, regalando un contrappunto morbido e vellutato.

Ma è sulla boiserie e sui pensili che la narrazione raggiunge il suo apice più audace e sperimentale, con un laccato metallizzato ossidato dall’effetto quasi spatolato. Frutto di un processo alchemico e artigianale, ogni pannello diventa una tela astratta e irripetibile, una superficie dinamica che introduce un’estetica materica e ricercata e un tocco di imperfetta perfezione.

A tessere un filo conduttore tra queste anime materiche così diverse intervengono infine i lampi di luce dell’ottone o del bronzo brunito. Realizzate con un design minimale, le maniglie sono i gioielli della composizione, il filo dorato il cui bagliore caldo connette il calore della pietra alla freddezza del metallo ossidato, agendo come un punto luce prezioso che sigilla l’equilibrio dell’insieme.

Decostruire la Forma: La Grammatica di un Design Intramontabile

Il segreto dell’eleganza di Cuvée risiede in una precisa grammatica formale. Il cuore del progetto è il design dell’anta, segnata da una cornice sottile. Una citazione colta dell’ebanisteria classica che viene spogliata di ogni pesantezza e riletta in chiave minimalista. La cornice agisce da ponte concettuale tra la cucina tradizionale e quella modernista, creando un linguaggio inedito e ibrido. Queste geometrie pulite dialogano con il rigore delle maniglie lineari, definendo un equilibrio di volumi e proporzioni che rende superfluo ogni ornamento. Concepita per una versatilità assoluta, Cuvée è pensata per integrarsi fluidamente con gli ambienti adiacenti, rispondendo alla visione contemporanea di uno spazio conviviale e senza confini.

Key Cucine: L’Anima Sartoriale

In Cuvée si condensa l’anima progettuale di Key Cucine, un’azienda che fin dal 1978 ha fatto della cultura sartoriale il proprio DNA. Questo approccio, riassunto nel motto “One by One”, si traduce in un’attenzione artigianale al dettaglio e si nutre di una ricca materioteca, un universo di possibilità dove la materia si trasforma in architetture domestiche dall’eleganza intramontabile. La cucina diventa così l’espressione più matura di questa filosofia, una sintesi perfetta tra l’eredità del produttore e la visione dei designer.

Cuvée si propone come la grammatica di uno stile destinato a durare. Interpreta con sensibilità la richiesta contemporanea di spazi che siano hub sociali e sensoriali, ricchi di materiali naturali capaci di offrire una stimolazione tattile in un’epoca sempre più digitale. È la prova di una modernità che, come suggerisce il motto aziendale “Modern Always“, sa rinnovarsi senza mai tradire la storia, definendo una visione sofisticata del futuro.

Key Cucine

La Cuvée di Key Cucine: Una Miscela di Materia e Pensiero

Cucine d'Italia consiglia