EDIT Napoli 2025: il design in movimento tra storia e nuove visioni

È tutto pronto per l’inizio della settima edizione di EDIT Napoli: la manifestazione aprirà al pubblico dal 10 al 12 ottobre 2025, confermandosi piattaforma dinamica e in costante movimento nel panorama del design editoriale e d’autore.

Quest’anno EDIT Napoli amplia il suo raggio d’azione con un percorso che si sviluppa non solo nei suggestivi spazi de La Santissima, quartier generale della fiera dedicata agli espositori nazionali e internazionali, ma anche nei prestigiosi luoghi dei Musei Nazionali del Vomero: Castel Sant’Elmo, la Certosa di San Martino e Villa Floridiana, scenari che faranno da sfondo ai progetti CULT della settima edizione.

La scelta di queste location riflette l’anima mobile e poliedrica di EDIT Napoli, che ripensa il design come esperienza in continuo divenire e invita a scoprire Napoli da nuove prospettive. Il movimento diventa così elemento chiave dell’intero evento, che attraverso un dialogo vivo tra protagonisti e luoghi simbolo di Napoli, intreccia le storie architettoniche della città con le innovazioni del design contemporaneo.

La manifestazione pone al centro i lavori presentati in fiera dai tanti espositori che ogni anno scelgono EDIT Napoli per raccontarsi e confrontarsi; confermati tra i partecipanti i vincitori della passata edizione, Atelier Nuanda e Bianco67 con Parasite, insieme a realtà legate a EDIT da tempo come ARTIERI 1895, Eleit.it, BLOK Design e Incalmi.

Novità di questa edizione saranno Heike Buchfelder, Fornace Brioni, Made of Matter, People of the sun, Studio Bojola, Utòl, che arricchiranno ulteriormente il panorama sempre più articolato della fiera; si rinnova anche l’ampia partecipazione di designer spagnoli grazie al bando España Diseño Mediterráneo, realizzato in collaborazione con l’Istituto Cervantes di Napoli.

EDIT Napoli: la giuria e i premi

Anche quest’anno, il premio per il miglior progetto inedito sarà assegnato da una giuria internazionale di alto profilo, che comprenderà Alvaro Catalán de Ocón, designer di caratura globale; Claire Laurent, partner dell’agenzia Paragone con base tra Parigi e New York, nota per la sua esperienza nel design e nell’architettura; Alessandro Valenti, digital director di ELLE Decor Italia; Ermanno Zanini, General Manager Jumeirah Capri Palace e Regional Vice President Southern Europe & UK Jumeirah Group.

Gli inediti presentati in fiera saranno valutati per concorrere alla vittoria del premio assegnato ogni anno, che dà ai creativi la possibilità di tornare a esporre gratuitamente i propri lavori nell’edizione successiva di EDIT Napoli. I criteri di selezione individuano i progetti che incarnano i valori del design intelligente, del rispetto per il patrimonio culturale, combinando il tutto con un prezzo ben calibrato.

Si conferma per il 2025 la collaborazione con LABO Cultural Project, che sotto la curatela di The Design Blender ha selezionato un progetto capace di attraversare simbolicamente l’Italia, da Genova a Napoli. Un ponte ideale tra due porti, due culture progettuali e una visione comune sul futuro del design. In questo contesto Massimiliano Dalle Sasse presenterà a EDIT la collezione D Lab di Davide Balda, frutto di una ricerca che sperimenta con il Nuno Felt, tessuto innovativo ottenuto dal recupero di fibre riciclate e dalla loro trasformazione attraverso lavorazioni manuali.

Grazie a questo gemellaggio, i vincitori di EDIT Napoli avranno l’opportunità di esporre durante la Milano Design Week 2026 alla prossima edizione di LABÒ Cultural Project.

Prosegue la collaborazione tra EDIT Napoli e DesignWanted che quest’anno porterà in fiera il progetto Shellf Life di Felicia Neuhof. Selezionato dal team di EDIT durante la seconda edizione di ENHANCE alla Milan Design Week, il lavoro di Felicia Neuhof parte dalla trasformazione dei gusci scartati di ostriche, cozze e vongole, in innovativi materiali per l’edilizia: un’alternativa sostenibile e a km zero al cemento e alle plastiche inquinanti.

EDIT Napoli: La Santissima e il progetto allestitivo della fiera

L’antico fascino delle volte affrescate de La Santissima, un tempo uno dei monasteri più grandi d’Europa, oggi accoglie la contemporaneità e i designer di EDIT Napoli, divenendo un laboratorio di creatività e di innovazione grazie anche al progetto di Urban Value che ne ha sostenuto la riqualificazione.

Nata per volontà di una nobildonna che sfuggì a un matrimonio combinato per seguire la vocazione, La Santissima si erge a metà strada tra i Quartieri Spagnoli e il quartiere di Montesanto, la sua posizione centrale favorisce la connessione, tema caro a EDIT, tra la parte alta e la parte bassa di Napoli ed è in questo gioco di punti di vista che si fonda lo spirito della settima edizione di EDIT Napoli. Un cambio di prospettiva radicale sulla città in cui la nuova location gioca un ruolo particolarmente strategico e con sempre maggiore consapevolezza, EDIT guarda da un nuovo punto di osservazione alla mappatura tracciata finora del contesto in cui opera.

All’interno degli spazi de La Santissima, tra gli espositori dell’area Main e il Seminario (spazio rivolto alle nuove promesse del design, che vedrà la partecipazione di creativi under 30 e/o progetti all’attivo da non più tre anni), gli allestimenti curati da Lemonot, duo che opera tra architettura ed arti performative composto da Sabrina Morreale e Lorenzo Perri, giocano con il contrasto tra superfici leggere, quasi impalpabili, e masse caratterizzate da una matericità potente.

Nell’area d’ingresso, i visitatori saranno accolti da una struttura sospesa – monumentale e slanciata: uno sbalzo creato da una serie di tubolari snelli, ganci e cavi d’acciaio, che rimandano immediatamente all’architettura portuale, al mondo del mare. Un immaginario evocato anche dai colori dei tessuti Thalassa – realizzati in cianotipia da Teresa Carnuccio: onde ritmate che si appoggiano, come vele e panneggi, sulle aste di questo insolito “stenditoio”. Si crea dunque un soffitto lineare e sfumato, che introduce e accompagna ai piani superiori. A terra, le sedute e le lampade di Milani definiscono il percorso di ingresso e le aree di sosta, mentre panche e banconi in pietra lavica Ranieri, con scanalature ruvide alternate a smalti vivaci accolgono i visitatori. L’alternanza di metalli, tessuti e pietra caratterizza anche altri ambienti come il bookshop, dove toni caldi dialogano con l’architettura storica, creando atmosfere di armonia sensoriale.

Emilia Petruccelli, founder e director EDIT Napoli: «Con la settima edizione di EDIT Napoli si consolida il percorso strategico del design a Napoli che culminerà con l’America’s Cup del 2027, un appuntamento che porterà in città oltre 1,5 milioni di visitatori e una domanda crescente nei settori hospitality e retail. E in questo scenario EDIT si conferma un osservatorio privilegiato: da un lato per i protagonisti del design, dall’altro per un mondo dell’hospitality che, pur con logiche diverse, condivide la stessa esigenza di innovazione e qualità. Questa edizione oltre a essere un momento di confronto creativo, è un’opportunità concreta di sviluppo a breve termine per imprese e territorio».

Domitilla Dardi, curatrice e founder di EDIT Napoli: «Anno dopo anno, la curatela di EDIT costruisce contenuti che mettono in dialogo design e città. La nostra cifra distintiva è un racconto capace di intrecciare luoghi storici e creatività contemporanea, generando una crescita costante. È il momento in cui la ricerca diventa narrazione, in cui il design non si limita a proporre oggetti ma costruisce visioni. Progetti scelti perché in grado di aprire nuove prospettive, pur restando radicati nella storia e nella cultura dei luoghi».

EDIT CULT

In questa edizione il dialogo si arricchisce grazie alla inedita collaborazione con i Musei Nazionali del Vomero, un partner d’eccezione che testimonia un processo continuo di contaminazioni, scambi e nuove opportunità che, ogni anno di più, permette al design di radicarsi nella storia e nella vita dei luoghi. Alla fiera ospitata negli spazi de La Santissima, si affianca il programma delle esposizioni CULT. Nei suggestivi spazi di Castel Sant’Elmo, della Certosa di San Martino e di Villa Floridiana i progetti dei nomi di spicco del panorama nazionale e internazionale del design contribuiranno a rendere la narrazione della manifestazione un racconto multidimensionale della città, capace di unire patrimonio, arte e design in uno scambio costante tra passato, presente e futuro.

EDIT Napoli

EDIT Napoli 2025: il design in movimento tra storia e nuove visioni

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