Unione Italiana Vini rilancia Enotria: la storica rivista del vino torna dopo 14 anni con un nuovo progetto editoriale

Torna con un nuovo progetto editoriale Enotria, lo storico periodico dell’Unione italiana vini (Uiv) specchio dell’evoluzione del comparto vitivinicolo italiano e luogo di riflessione e comunicazione culturale sulla vite e sul vino.

Dopo quattordici anni di sospensione e oltre un secolo dalla sua prima edizione – fondata nel 1921 da Arturo Marescalchi -, la Rivista del Vino riprende, in occasione dei 130 dell’Associazione, con una nuova serie questo dicembre, lo stesso mese in cui nel 1895 si riunì per la prima volta a Milano l’Unione Lombarda fra i Negozianti di Vini, nucleo originario dell’attuale Uiv. Enotria, che riparte nel 2026 con due uscite all’anno in formato cartaceo e digitale sul sito di Unione italiana vini, si inserisce nel più ampio progetto dell’associazione volto alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico del settore vitivinicolo nel suo complesso e che trova cardine nell’Archivio storico Uiv.

“Riscoprire Enotria è un modo per tornare alle radici della nostra storia e, allo stesso tempo, guardare con fiducia al futuro – dichiara Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini che, assieme al presidente dell’associazione, Lamberto Frescobaldi, ha promosso e sostenuto il rilancio della rivista –. Enotria vuole essere uno spazio di riflessione autentica, capace di unire memoria, ricerca e visione. Un invito a rallentare, pensare e condividere cultura in un mondo sempre più veloce”.

“Con la nuova Enotria vogliamo riportare nel settore uno spazio scientifico, divulgativo e davvero interdisciplinare: un luogo in cui il dialogo tra saperi diversi generi conoscenza utile al comparto e alla sua storia – spiega Francesco Emanuele Benatti, direttore di Enotria e dell’Archivio storico Uiv –. La vite e il vino rappresenteranno spesso un pre-testo per riflettere su temi più ampi. Enotria rinasce quindi come strumento di promozione del patrimonio vitivinicolo nazionale e come voce autorevole”.

La rivista si presenta infatti con un’impostazione che unisce tre anime: scientifica, divulgativa e interdisciplinare, con l’obiettivo dichiarato di rappresentare un luogo di confronto e di approfondimento, anche per osservare temi più ampi che toccano società, territorio, economia, arti e culture. A guidare Enotria, Rivista del Vino sarà un nuovo Comitato direttivo composto da Manuel Vaquero Piñeiro, Luciano Maffi, Giacinta Cavagna di Gualdana, Antonio Ciaschi, Stefano Magagnoli e Massimo Tirelli. Accanto a esso opererà un Comitato scientifico interdisciplinare e il Comitato di redazione responsabile delle procedure di peer review, a garanzia del rigore metodologico e dell’autorevolezza dei contributi.

La rivista prevede quattro sezioni principali: scienze umanistiche, scienze e tecnologie del settore vitivinicolo, letteratura, arti e comunicazione ed economia, politica, normativa e salute. A queste si affiancheranno rubriche dedicate all’analisi di fonti, alle questioni metodologiche, alla fotografia, alla musica, all’arte e alle recensioni di libri, studi, convegni e mostre. I contenuti saranno raccolti soprattutto tramite call for papers, ma saranno accolte e valutate anche proposte spontanee da parte di studiosi e ricercatori. Coerentemente con gli standard delle principali riviste scientifiche internazionali, Enotria sarà dotata di ISSN e con articoli muniti di DOI.

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