I Migliori Indirizzi per l’Aperitivo a Bologna

Guida ai migliori aperitivi della città, dal rito chic alla tradizione informale.

A Bologna, l’aperitivo non è un semplice preludio alla cena, ma un rito sociale che racconta l’anima stessa della città. È un momento sospeso che riflette la sua celebre doppia natura: quella della “Dotta”, colta ed elegante, e quella della “Grassa”, conviviale, generosa e verace. Questa dualità si traduce in una proposta incredibilmente variegata, capace di soddisfare tanto chi cerca la raffinatezza di un cocktail d’autore quanto chi desidera l’autenticità di un calice di vino in un’osteria secolare.

Per questo, abbiamo diviso il nostro viaggio tra i migliori aperitivi della città in due percorsi distinti, due modi diversi di vivere questo momento speciale.

Da un lato, l’Aperitivo Gourmet, un percorso tra indirizzi dove l’eleganza è sussurrata, la mixology è un’arte e l’atmosfera si fa sofisticata. In questa selezione troverete cappelle affrescate trasformate in cocktail bar, salotti esclusivi, terrazze con vista privilegiata e ristoranti stellati che traducono un assaggio della loro filosofia in un bicchiere. È il mondo del servizio impeccabile, degli assaggi gourmet e delle conversazioni a voce bassa.

Dall’altro, l’Aperitivo Bolognese, un’immersione nel cuore più pulsante e autentico della città. Qui troverete istituzioni senza tempo dove il cibo si porta da casa, prosciutterie vivaci e ghiotte, enoteche storiche dove il vino è cultura, e chioschi all’aperto che sono il cuore della vita universitaria. È l’universo della convivialità senza filtri, dei sapori schietti e di un’atmosfera dove la vera protagonista è la voglia di stare insieme.

Una guida per orientarsi in una scena così ricca. Che siate in cerca di un’esperienza quasi sacra o di un rito profano, di un dialogo con la storia o di un bagno di folla, qui troverete l’indirizzo giusto. Ecco un viaggio tra i migliori aperitivi di Bologna, dove ogni locale è una porta d’accesso a una delle sue tante, meravigliose anime.

Aperitivo Gourmet tra Eleganti Atmosfere e Mixology d’Autore

Le Stanze

Varcare la soglia de Le Stanze significa sospendere l’incredulità. Ci si ritrova avvolti dalla magnificenza di una cappella gentilizia del ‘600, con affreschi barocchi che salgono fino alle alte volte, creando un’atmosfera quasi sacra. L’aperitivo qui è un rito laico: la clientela è un mix cosmopolita che parla a voce bassa per non rompere l’incanto. La drink list è un solido repertorio di classici internazionali; un Martinez o un Daiquiri sono eseguiti con gestualità sicura e serviti con semplicità, accompagnati da olive carnose e frutta secca tostata, perché il protagonista assoluto è il contesto. È un’esperienza che nutre l’anima, ideale per chi cerca la bellezza pura e un dialogo con la storia.

Via del Borgo di San Pietro, 1

Le Stanze

Caffè Zanarini

Sedersi da Zanarini è un gesto che definisce un certo modo di vivere Bologna, un lusso discreto nel cuore pulsante della città. L’ambiente è un perfetto equilibrio di storia e modernità: i raffinati arredi, i marmi e l’onice parlano di una tradizione di accoglienza che oggi è garantita dalla gestione della rinomata Pasticceria Antoniazzi.

Il servizio è molto curato, ma l’impostazione è quella di un incontro dinamico. La lista dei cocktail spazia dai grandi classici, eseguiti con precisione, a proposte più contemporanee. Qui si ordina un calice di Franciacorta di una grande maison o un Americano preparato alla perfezione. Accanto al drink, una selezione di assaggi che riflette la duplice anima del locale: da un lato la pasticceria salata, fine ed elegante, dall’altro creazioni più sostanziose come piccoli tramezzini, tartine gourmet e finger food caldi e freddi.

Piazza Galvani, 1

Caffè Zanarini

La Terrazza del Grand Hotel Majestic già Baglioni

Si sale con la percezione di accedere a un luogo esclusivo, e la vista che si apre sui tetti rossi di Bologna conferma ogni aspettativa. L’atmosfera è quella di un grand hotel internazionale, con un servizio attento e una clientela raffinata. Qui l’aperitivo è un rito celebrativo. Si ordina una coppa di champagne rosé o un Vesper Martini, mentre il personale serve un’alzata con finger food di alta scuola: blinis con panna acida e caviale, tartare di gambero rosa su cialda di riso venere, mini-spiedini di frutta e formaggio erborinato. È il luogo per eccellenza per un tramonto indimenticabile o per celebrare un’occasione che merita di essere ricordata.

Via dell’Indipendenza, 8

Grand Hotel Majestic già Baglioni

Velluto Botanique Eclectique

Velluto è un salotto moderno, un luogo che riesce a essere allo stesso tempo negozio di design, fioreria e cocktail bar d’avanguardia. Appena entrati, si è avvolti da un profumo di fiori freschi e spezie e da un’atmosfera curata in ogni dettaglio. I cocktail sono il centro del progetto, creazioni che esplorano il mondo delle botaniche con infusi, sciroppi e distillati ricercati. L’aperitivo è un viaggio sensoriale: un drink a base di gin e verbena può essere accompagnato da una piccola selezione di formaggi erborinati con mostarde artigianali o da mandorle affumicate, pensati per esaltare ogni sfumatura del bicchiere.

Via de’ Toschi, 2g

Velluto Botanique Eclectique

Casa Minghetti

Affacciato su una delle piazze più signorili di Bologna, il dehors di Casa Minghetti è una cornice di rara eleganza. L’atmosfera è rilassata ma composta, frequentata da una clientela di professionisti e residenti della zona. La proposta è solida e di alta qualità, sia sui vini, con un’ottima selezione di bollicine italiane e francesi, sia sui cocktail classici. Ciò che lo distingue è la qualità degli stuzzichini serviti al tavolo: non semplici contorni, ma assaggi ben preparati come mini-tramezzini con farciture ricercate, olive taggiasche e cubetti di Parmigiano di lunga stagionatura.

Piazza Minghetti, 1/a

Casa Minghetti

Bizarre

Questo cocktail bar è una ventata di audacia creativa nel panorama bolognese. L’ambiente ha un design pulito e moderno, quasi da laboratorio, che riflette la filosofia del locale. La drink list è un invito alla sperimentazione, un manifesto che esplora fermentati, ingredienti insoliti e tecniche all’avanguardia. Si può bere un cocktail a base di idromele e yuzu o un distillato chiarificato con il latte. L’accompagnamento food è minimale, perché l’attenzione è tutta concentrata sull’esperienza liquida, unica e intellettualmente stimolante. È il luogo ideale per chi è curioso e vuole superare i confini del bere classico.

Via Belvedere, 7/A

Bizarre

Camera con Vista

Varcare la soglia di Camera con Vista significa regalarsi una delle quinte più scenografiche di Bologna, quella di Piazza Santo Stefano, ma da una prospettiva privilegiata e intima. Un salotto dal fascino retrò, intimo e sontuoso, evoca i caffè letterari parigini di inizio Novecento. L’arredamento è un’armonia di velluti, specchi dorati e arredi d’antiquariato, dominato da un imponente bancone in legno scuro e marmo: un altare dedicato all’arte della mixology. La luce soffusa e le note jazz o swing di sottofondo completano un’atmosfera avvolgente e raffinata, ideale per una conversazione o un momento di quiete.

La proposta dell’aperitivo riflette l’eleganza del luogo. La lista dei drink è un omaggio alla miscelazione classica, con un’esecuzione impeccabile dei grandi cocktail internazionali, a cui si affiancano creazioni signature che mostrano ricerca e originalità. La selezione di distillati, in particolare gin e whisky, è notevole e ben esposta, quasi un invito a esplorare. Ad accompagnare la bevuta, assaggi curati declinati in piccole preparazioni espresse, come tartine con abbinamenti ricercati, finger food caldi e freddi o mini porzioni di piatti che seguono l’estro dello chef e la disponibilità del mercato.

Via Santo Stefano 14/2a

Camera con Vista

Aperitivo Bolognese: Sapori Schietti e Convivialità

Osteria del Sole

Entrare all’Osteria del Sole è come accedere a un club segreto la cui unica tessera d’iscrizione è la conoscenza della sua regola aurea: qui si beve soltanto, il cibo lo si porta da casa. L’ambiente è un distillato purissimo di bolognesità, spoglio di ogni orpello moderno. Sotto le volte antiche, tra tavoli di legno consumati da generazioni di avventori, si mescolano studenti, professionisti e “umarell” in un brusio denso e conviviale.

L’oste mesce dietro al bancone vini schietti e onesti, principalmente dal territorio, come Pignoletto e Sangiovese. L’aria profuma del vino versato e delle prelibatezze che ognuno estrae dalla propria borsa. È un rito sociale, un’esperienza che celebra l’essenza della condivisione senza filtri, dove il lusso non è ciò che si consuma, ma la libertà di essere parte di una tradizione immutata dal 1465.

Vicolo Ranocchi, 1/d

Osteria del Sole

Aurum

Aurum, un luogo dove la mixology è un’arte precisa. Il locale è intimo e raccolto, la luce soffusa disegna i contorni di sedute accoglienti e si concentra sul bancone, dove c’è Claudio – uno di quei barman che sa farti sentire a casa. Ti guarda un attimo, ti ascolta e capisce cosa proporti. Che sia un calice di vino, un cocktail o uno dei suoi famosi sour, sorso dopo sorso, ti rendi conto che dietro c’è competenza, studio, passione. Non c’è una lista infinita di cocktail tanto per fare scena, ma una proposta pensata, fatta da chi conosce i distillati e li sa raccontare nel bicchiere.

Persino un classico come lo Spritz qui trova nuove espressioni, allontanandosi dalla consuetudine per esplorare note inattese, come quelle vibranti del Limoncello. Ad accompagnare la bevuta, salumi e formaggi ricercati, in piena armonia con l’attenta posta alla provenienza e ai produttori. E per chi si affida completamente alle sue mani, nascono i cocktail speciali: creazioni estemporanee, frutto di un dialogo silenzioso, pensate su misura per quell’istante e per chi siede al di là del bancone.

Via Santa Margherita, 6/a

Aurum

Gianni Vini

Punto di riferimento dal 1959 per chi a Bologna considera il vino una cosa seria. L’ambiente da Gianni è autentico, accogliente, quasi familiare e rivela fin da subito l’amore per un mestiere fatto con spirito artigiano. Le pareti, vere e proprie biblioteche lignee, raccontano un viaggio attraverso l’Italia del vino. La scelta è una dichiarazione d’intenti: ampia ma mai dispersiva, curata con rigore e cuore.

Qui, le grandi firme piemontesi e toscane convivono senza snobismi con le creazioni di piccoli produttori virtuosi, testimoni di una viticoltura appassionata e sostenibile. Un’attenzione particolare è riservata alle eccellenze dei territori meno battuti e ai vini naturali e artigianali, selezionati senza fanatismi. Ogni etichetta presente è lì per un motivo, e lo staff sa raccontarlo con passione e competenza, senza mai scadere nella lezione cattedratica.

Ad accompagnare la degustazione, taglieri di salumi e formaggi del territorio selezionati con la stessa cura delle etichette, tartine e altre piccole preparazioni che seguono la stagionalità e la tradizione bolognese. È un inno alla lentezza, alla relazione, al piacere puro del ritrovarsi attorno a un tavolo. Bologna ha tanti volti e Gianni Vini è uno di quelli più veri e autentici.

Via Federico Venturini, 1/a

Gianni Vini

Bar Senza Nome

Il Bar Senza Nome è più di un locale, è un manifesto di inclusione. L’atmosfera è vibrante e incredibilmente accogliente, ma ciò che colpisce è il silenzio operoso dietro al bancone, gestito interamente da ragazzi sordi. La comunicazione avviene attraverso lavagnette, post-it e un linguaggio universale fatto di sorrisi e gesti. L’ambiente è semplice, colorato, con un arredamento creativo e un’energia giovane e positiva che smonta ogni barriera.

Si ordina uno spritz o una birra artigianale e ci si accomoda nei tavolini all’aperto che animano la via. L’aperitivo a buffet è generoso e senza pretese, con pasta fredda, verdure, pizzette e stuzzichini classici. Varcare la soglia del Senza Nome significa partecipare a un piccolo, meraviglioso esperimento sociale, un’esperienza che arricchisce e ricorda come la convivialità non abbia bisogno di parole per essere autentica.

Via Belvedere, 11/b

Bar Senza Nome

La Prosciutteria

La Prosciutteria è un assalto gioioso ai sensi. Appena entrati, si è avvolti dal profumo inebriante dei salumi che pendono dal soffitto e dalla vista di un bancone stracolmo di formaggi, sottoli e leccornie. L’ambiente è volutamente rustico e caotico: si ordina al banco, ci si cerca un posto a sedere su sgabelli o panche di legno, scrivendo il proprio nome sulla lavagnetta che accompagnerà un monumentale tagliere.

Sul tagliere, un inno alla tradizione toscana e italiana: prosciutti di diversa stagionatura, finocchiona, salame al cinghiale, pecorini di ogni tipo, serviti su carta da macellaio con pane casereccio e salse gustose. Si beve vino della casa, spillato direttamente dalle damigiane. È un’esperienza conviviale e informale all’estremo, perfetta per un gruppo di amici che vuole tuffarsi senza riserve nei sapori più schietti e generosi d’Italia.

Via Oberdan, 19/a

La Prosciutteria

Camera a Sud

Camera a Sud è un rifugio dall’anima bohémien nel cuore del ghetto ebraico. L’atmosfera è calda e intellettuale, a metà tra un bistrot parigino e una cantina letteraria, con luci soffuse, tavolini di legno scuro e pareti coperte di bottiglie che raccontano di una passione autentica per il vino. La clientela è un mix di creativi, professori e appassionati che qui trovano una selezione vastissima e mai banale, con un occhio di riguardo per i vini naturali, biologici e di piccoli produttori.

L’aperitivo si distingue: non un buffet, ma una proposta di piattini e taglieri curati, che spaziano dai formaggi francesi ai salumi di nicchia, passando per tapas creative che cambiano con le stagioni. È il luogo ideale per chi cerca una conversazione profonda, per chi vuole scoprire un vino nuovo facendosi guidare con competenza e per chi ama sentirsi parte di una comunità con un’eleganza informale e colta.

Via Valdonica, 5

Camera a Sud

Tamburini

Prendere un aperitivo da Tamburini significa accomodarsi nella storia della gastronomia bolognese. Ci si siede nei tavoli alti ricavati nella storica salumeria, circondati da un’opulenza di prosciutti appesi, forme di parmigiano impilate e un bancone che è un’opera d’arte. L’aria profuma intensamente di buono. Il servizio è rapido, quasi sbrigativo, come si addice a un luogo così frequentato.

Si ordina un calice di Pignoletto o Lambrusco e si attinge a un buffet che è una vetrina delle eccellenze della casa: cubetti di mortadella, parmigiano, olive, ma soprattutto i loro celebri tortellini fritti e altre piccole delizie calde sfornate dalla cucina. È un’esperienza sensoriale totale, un rito che unisce bolognesi e turisti in un amore condiviso per i sapori più autentici della città, nel cuore vibrante del Quadrilatero.

Via Caprarie, 1

Tamburini

La Baita Vecchia Malga

La Baita è un tempio dedicato al formaggio e al salume, un angolo di montagna in una delle vie più belle del Quadrilatero. Entrare qui significa essere accolti da un bancone che è una mappa del tesoro caseario italiano e non solo. L’ambiente è quello di una bottega storica, stretta e lunga, con pochi posti a sedere dove il lusso è la qualità assoluta di ciò che si ha nel piatto.

L’aperitivo è una degustazione guidata: si sceglie un vino e ci si affida a loro per un tagliere che è un viaggio tra stagionature di parmigiano, pecorini erborinati, prosciutti di razze antiche e specialità introvabili altrove. Non c’è buffet, solo la purezza di prodotti eccezionali, serviti con pane rustico e magari una composta di frutta. È la scelta dell’appassionato, di chi cerca un sapore che non ha bisogno di alcuna elaborazione per essere indimenticabile.

Via Pescherie Vecchie, 3/a

La Baita Vecchia Malga

Guero

Entrare da Guero significa fare un viaggio sensoriale nel sudamerica che punta dritto in Messico. Il nome, “biondo” in gergo messicano, introduce a un ambiente dove la passione per i distillati d’agave è palpabile. La selezione spazia tra oltre duecento etichette di Tequila e Mezcal fino alla cachaça, l’acquavite nazionale del Brasile, facendo del locale un punto di riferimento per gli amanti della miscelazione d’autore.

L’atmosfera è intima e raccolta, pensata per chi vuole rilassarsi dopo il lavoro e affidarsi alle mani esperte dietro al bancone. I cocktail sono sobri, puliti, con twist creativi che esaltano la materia prima senza mai snaturarla. L’aperitivo si accompagna a una selezione di stuzzicherie che parlano la stessa lingua dei drink: arrosticini di polpo marinati al mezcal, croccanti chicken popcorn, guacamole fatto in casa e spiedini di gamberi al lime e tequila. È un’immersione in sapori decisi e autentici in un’atmosfera rilassata ma vibrante.

Via Goito, 9/2a

Guero

Ruggine

Defilato dal viavai di Strada Maggiore nel Vicolo Alemagna/ Defilato dalla frenesia del centro nel Vicolo Alemagna, Ruggine è uno spazio che porta i segni del suo passato: un tempo magazzino per calessi, poi officina per biciclette. Dall’anima industriale, con muri scrostati, arredi di recupero come vecchie bobine usate come tavoli e un’atmosfera vissuta e autentica.

Qui, l’aperitivo è un rito che si celebra al bancone, dove bartender esperti miscelano con sapienza grandi classici e signature cocktail. Il Moscow Mule servito nelle iconiche tazze di rame o un Bloody Mary presentato in un barattolo di pomodoro non sono semplici drink, ma parte di una narrazione, accompagnati da una solida selezione di birre artigianali. La proposta gastronomica è semplice e genuina: taglieri di salumi e formaggi selezionati, bagel farciti e altre piccole sfizi per un’esperienza conviviale genuina e senza fronzoli, in un angolo di Bologna dove la conversazione scorre facile e l’ambiente è protagonista tanto quanto ciò che si ha nel bicchiere.

Vicolo Alemagna, 2/c

Ruggine

Elektrobau

Elektrobau un cocktail bar intimo che fonde l’anima di un dive bar europeo con un design ricercato. La gestione, forte di esperienze internazionali, ha creato un’atmosfera unica, dove luci soffuse, murales e un vecchio lampione Liberty, creano un ambiente raccolto e rilassante, apprezzata da chi cerca un luogo per conversare davvero. La vera essenza del locale risiede nella sua proposta di miscelazione: i bartender padroneggiano con sicurezza i grandi classici e non temono di avventurarsi in creazioni originali e complesse, servite con meticolosa cura.

La musica è una compagna discreta mai invadente, che sa diventare protagonista durante le serate di musica dal vivo e le jam session. Punto di riferimento per la comunità internazionale, il giovedì sera si anima con l'”English Aperitivo“, un appuntamento fisso che trasforma questo piccolo locale in un crocevia di lingue e culture.

Via Nosadella, 37/a

Elektrobau

Le Vie dei Briganti

Entrare a Le Vie dei Briganti è accedere a uno speakeasy moderno che omaggia il proibizionismo con un tocco contemporaneo e sostenibile. L’ambiente è volutamente intimo, con poche sedute per garantire privacy, un’illuminazione soffusa e un design in stile industrial che fa da cornice a una miscelazione di alto livello. La drink list è un equilibrio perfetto tra grandi classici e signature cocktail studiati con perizia, che cambiano periodicamente per seguire la creatività dei bartender.

Per accompagnare i drink, la cucina propone un “piatto aperitivo” composto da otto finger food sfiziosi preparati dallo chef, un’alternativa ricercata e creativa ai classici taglieri. Non è solo un bar, ma un piccolo polo culturale che ospita serate di musica dal vivo, dal jazz al rockabilly, e masterclass con esperti di distillati. La filosofia del locale abbraccia anche la sostenibilità, con un approccio plastic-free e un’attenzione al risparmio idrico, dimostrando che si può bere con stile e coscienza.

Via Alessandrini, 3

Le Vie dei Briganti

Volare

A pochi passi dal Mercato delle Erbe, Volare è un tuffo nostalgico nell’Italia degli anni ’60, un bar esperienziale dove ogni dettaglio, dalle carte da parati all’oggettistica, fino al design del bancone e alla musica di sottofondo, è un omaggio a un’epoca d’oro.

L’operazione nostalgia prosegue nella drink list, che riscopre e reinterpreta con un tocco moderno i grandi classici dell’aperitivo italiano di un tempo. Al posto dello Spritz si può sorseggiare un Biancosarti con un cocktailino San Pellegrino, un Crodino e vermouth, o ancora un Amaro Ramazzotti con gassosa o un whisky & soda. Volare è un salotto conviviale e familiare, un luogo dall’atmosfera spensierata e autenticamente vintage dove l’ospitalità d’altri tempi incontra i sapori dell’Italia del boom economico.

Via Belvedere, 10/d

Volare

Fermento

Un wine bar intimo e accogliente, dove la passione per il vino si respira nell’aria. Le pareti sono coperte da scaffalature in legno colme di bottiglie, creando un’atmosfera calda e quasi da biblioteca enoica. La selezione è il punto di forza: etichette naturali, biologiche e di piccoli produttori difficili da trovare altrove. L’aperitivo qui è una consulenza quasi sartoriale: ci si affida alle competenze del personale per la scelta del calice, che viene poi servito con assaggi gourmet espressi, come una battuta di manzo al coltello con olio e sale Maldon o un flan di verdure di stagione con fonduta di Parmigiano.

Via S. Gervasio, 1

Fermento

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