Un luogo dedicato al pane e alle farine che ne custodiscono la memoria: il lievitista Massimiliano Prete – titolare di Sestogusto Torino e Sestogusto Sevilla – ha inaugurato a Saluzzo Matre, uno spazio di 35 mq dove il protagonista è il lievito madre.
Naturale estensione del lavoro di ricerca del laboratorio Prete Lab, Matre è stato progettato dagli architetti Valentina Pelizzetti e Marco Gini. Il legno, l’arancione e il bianco accolgono pani da grani biologici e antichi, focacce, pizze alla pala e lievitati dolci. A completare l’esperienza, una piccola bottega di eccellenze enogastronomiche selezionate, in continuità con il percorso tracciato nelle pizzerie Sestogusto.
“In latino matre significa madre, ovvero l’origine di tutto. Per noi l’ingrediente da cui tutto parte è il lievito madre. È l’anima del nostro lavoro, una materia prima viva, che ci consente di ottenere prodotti unici dal punto di vista organolettico. Matre sarà un vero e proprio showroom del nostro laboratorio – ha affermato Massimiliano Prete. – Il primo punto non potevo non inaugurarlo a Saluzzo, che è e rimarrà sempre il mio punto di partenza. Da cui spiccare il volo verso nuove destinazioni. Sono felice di annunciare che in questo progetto sarò affiancato anche da alcuni miei amici, in questo caso veri e propri compagni di viaggio”.
L’offerta di Matre
Matre è aperto tutti i giorni dalle 07:30 alle 15:30. Per gli amanti del dolce, c’è spazio per plumcake, torte da forno (sbrisolona, torta di nocciole, Linzer), biscotti, cookies e brioche; per chi predilige il salato è invece possibile ordinare la focaccia, nelle tipologie barese, cipolle, olive, pomodori, oltre alle varianti settimanali come multicereali e mais-semi di girasole, e la pizza alla pala, nelle versioni bianca, rossa e margherita.
Il pane è il vero e proprio protagonista dell’offerta, qui preparato con soli grani biologici, in infinite interpretazioni: miscuglio evolutivo proveniente dai campi di Massimiliano Prete tra Savigliano e Saluzzo, grano duro del mugnaio siciliano Filippo Drago, farine de Il Mulino Sobrino di La Morra (CN), millesemi, multicereali, integrale, tipo 2, cioccolato, Perciasacchi, Tumminia – questi ultimi, due grani duri autoctoni siciliani – e infine Santa Cristina, un formato da 3 kg, che può essere comprato anche a fette.
Come accade già all’interno di Sestogusto, sia a Torino che a Siviglia, anche da Matre c’è uno spazio bottega, in cui poter comprare alcune delle eccellenze con cui Massimiliano ha scelto di collaborare: la birra di focaccia realizzata con il surplus di focaccia di Prete da parte di Bbm Birra e Bevande Magiche di Carrù (CN), il pomodoro di collina Lampadina dell’azienda agricola Dama di Castellamare di Stabia (NA), le acciughe all’olio di oliva del Mar Cantabrico Ortiz, i capperi di Pantelleria sotto sale e le loro foglie sott’olio de La Nicchia, le olive taggiasche denocciolate del Frantoio Venturino Bartolomeo di Diano San Pietro (IM), l’olio extravergine d’oliva tardo autunno di Coppini Arte Olearia, il sale marino islandese in fiocchi di Saltverk, il sale Maldon e le briciole di tonno di Colimena.
Massimiliano Prete non intende più fermarsi e con Matre apre un nuovo capitolo del suo già ricco percorso da lievitista. Un progetto che sceglie consapevolmente di ripartire da Saluzzo, la città in cui tutto è cominciato e dove ha preso forma la sua ricerca su farine, grani antichi e lievito madre nel laboratorio Prete Lab. Matre diventa così il simbolo di questa nuova fase: uno spazio dedicato al pane e ai grandi lievitati che traduce in luogo fisico l’evoluzione di una visione, pronta a parlare a un pubblico sempre più ampio.