Regali di Natale 2025: 10 Interpretazioni della Tavola

Dal Salone del Mobile a Maison & Objet, le tendenze 2025 definiscono i nuovi rituali conviviali e ispirano i regali di Natale. Un percorso in dieci tappe tra minimalismo materico, heritage digitale e massimalismo colto: i regali-icona che ridisegnano la mise en place.

La tavola del 2025 non è più un palcoscenico neutro per il cibo, ma un progetto di design essa stessa. Si è trasformata in un paesaggio da abitare, una topografia complessa che riflette e assorbe le polarità culturali del nostro tempo. È il luogo fisico e simbolico dove si celebra il ritorno a una convivialità ricercata, ma con una consapevolezza progettuale inedita.

Le grandi fiere internazionali, dal Salone del Mobile di Milano a Maison & Objet a Parigi, fino alle esplorazioni materiche di Cersaie, hanno tracciato le coordinate di un desiderio che si muove tra due direttrici apparentemente opposte: da un lato, un bisogno viscerale di autenticità materica; dall’altro, il ritorno gioioso e colto del decoro.

Il fil rouge che unisce queste spinte è la ricerca di una sintesi tra eleganza e responsabilità. Questo binomio, un tempo considerato un ossimoro nel mondo del lusso, è oggi il criterio progettuale centrale. La sostenibilità non è più un add-on di marketing, ma un valore intrinseco che informa l’estetica. Si manifesta nel minimalismo attraverso la selezione rigorosa di materiali naturali e, in modo più radicale, nel Nuovo Artigianato attraverso il riuso creativo e la valorizzazione di antichi saperi.

Si delineano tre macro-tendenze che definiscono l’universo del tableware per il 2025. Ecco i regali-icona che le interpretano.

Il Minimalismo Materico

Il 2025 segna l’evoluzione definitiva del minimalismo, che abbandona ogni residuo di algida freddezza per abbracciare il comfort tattile. Non si tratta più di un design della sottrazione, ma della selezione. È un’estetica che si concentra su materiali che evocano una primordiale connessione con la natura. Le palette cromatiche dominanti sono terrose, calde, avvolgenti. Il protagonista indiscusso è il Verde Oliva, una tonalità che richiama i paesaggi boschivi e infonde serenità, affiancato da Terracotta, Ocra, Marrone Scuro e Sabbia.

A livello materico, questa tendenza si traduce in una predilezione per finiture opache, gessose o deliberatamente grezze, che esaltano la natura del materiale. Si assiste al predominio di tessuti naturali come il lino stone-washed e il cotone a trama grossa, al ritorno di legni scuri e profondi e all’ascesa di ceramiche che mostrano con orgoglio la loro essenza materica.

L’espressione più colta e filosofica di questo minimalismo si trova nell’accettazione dell’irregolarità, in un’estetica Wabi-Sabi che permea le collezioni di alta gamma. Il successo di progetti come Perfect Imperfection di Serax è sintomatico: si sceglie di valorizzare l’imperfezione, il difetto e la coincidenza come nuova, autentica forma di lusso.

Il Massimalismo Gioioso

Come reazione e contrappunto al rigore materico, si afferma una macro-tendenza maximalist, definita da un’esplosione di tinte vivaci e motivi decorativi. È fondamentale, tuttavia, distinguere questo approccio dall’accumulo caotico. Il massimalismo del 2025 è personale, autentico e stratificato.

Il concept chiave è quello della “Tavola Scomposta“. L’arte di apparecchiare diventa un atto di curation personale, mescolando pezzi iconici, colori audaci, servizi spaiati e simboli primordiali come cuori, fiori e frutti che diventano messaggi decorativi. Brand come Bitossi Home e la storica manifattura Ginori 1735 sono i protagonisti di questo approccio. Le loro nuove collezioni invitano a infinite combinazioni, rompendo la rigidità del servizio completo per riflettere l’individualità del padrone di casa. È un’opulenza intellettuale, un edonismo che attinge alla storia del design per creare nuovi linguaggi.

Il Nuovo Artigianato

La terza e forse più significativa tendenza è quella che funge da sintesi tra le prime due. Il tema centrale del SaloneSatellite 2025, Nuovo Artigianato, cattura perfettamente questo spirito. Non si tratta di un’operazione nostalgica di recupero del passato, ma di un viaggio tra passato e futuro, tecnologia e artigianato.

La visione di Paola Antonelli, presidente della giuria del SaloneSatellite Award, è illuminante: l’artigianato, ha sottolineato, è “essenziale per il progresso” anche nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale e della stampa 3D. L’atto artigianale incarna un’”antica saggezza sulla natura e la sostenibilità”, impartendo lezioni preziose per il futuro.

Questa tendenza unisce la tattilità, l’autenticità e la sostenibilità care al minimalismo materico, con l’unicità, la personalizzazione e il valore del pezzo unico ricercati dal massimalismo. È in questo territorio ibrido che troviamo le innovazioni più significative: dalle ceramiche stampate in 3D ai materiali organici trattati con tecniche antiche e scarti industriali. È l’heritage che diventa high-tech, e viceversa.

La nostra guida ai dieci regali-icona per il Natale 2025 è un percorso che attraversa queste tre grandi geografie del design. Ogni oggetto è stato selezionato non solo per la sua bellezza formale, ma per la sua capacità di raccontare una storia e di incarnare una visione progettuale.

Minimalismo Materico. Oltre la sottrazione, La Forma Pura e Tattile

La ricerca dell’essenziale non è freddezza, ma una focalizzazione sulla purezza della materia. La porcellana diventa tela, l’acciaio scultura, l’imperfezione un tratto distintivo.

Il Chiaroscuro Poetico: Dé di Serax

La collezione Dé, lanciata nel 2019 ma protagonista indiscussa del 2025, è un perfetto esempio di minimalismo intellettuale. La celebre designer belga Ann Demeulemeester, figura di culto della moda d’avanguardia, traduce il gioco di chiaroscuro che definisce la sua estetica in pitture d’ombra sulla porcellana. Il decoro non è un motivo applicato, ma un dégradé, un interplay di linee meticolose dipinte a mano, con diverse variazioni che creano un ritmo visivo sulla tavola.

L’oggetto è un manifesto. La forza del progetto risiede nei contrasti, tipici dello stile Demeulemeester: il nero opaco e profondo all’esterno della tazza, che si contrappone al bianco lucido e riflettente dell’interno. Ogni pezzo, grazie alla pittura manuale del dégradé, è unico. La forma stessa è scultorea: i piatti piani poggiano su un piedistallo, un dettaglio architettonico che ha la funzione di “elevare letteralmente il cibo”, trasformando ogni portata in un’installazione e portando con sé un’eco potente dei contrasti gotici e poetici tipici della designer.

Regalo ideale per l’esteta intellettuale, l’architetto, il fashion connoisseur. Per colui che apprezza il minimalismo non banale ma concettuale e ricerca oggetti che invitino alla contemplazione.

I prezzi variano da 19,00 € per un piattino a 76,50 € per un piatto piano grande, a seconda della complessità del dégradé dipinto a mano.

Serax

L’elogio dell’Imperfezione: Perfect Imperfection di Serax

Più che una collezione, Perfect Imperfection è una filosofia. La designer Roos Van de Velde si ispira direttamente alla natura per un progetto che sovverte le regole della produzione industriale. È la prima volta che “l’imperfezione, il difetto e la coincidenza” non sono visti come errori da scartare, ma come parti integranti e desiderabili del processo produttivo seriale.

La porcellana è lavorata per essere organica, quasi eterea. I bordi sono sottili, irregolari, come petali o conchiglie. La collezione cattura le irregolarità della natura e le fissa nella materia. Questo progetto è l’incarnazione fisica e tangibile della filosofia Wabi-Sabi applicata alla tavola. Rappresenta una forma di lusso radicalmente nuova, basata sull’autenticità e sull’accettazione, in netto contrasto con la perfezione seriale. È il manifesto del Minimalismo Materico.

Pensato per chi cerca l’autenticità e la poesia nell’oggetto quotidiano. Per l’amante dello stile Japandi, per lo yogi, o per chiunque voglia portare un senso di calma, natura e riflessione sulla propria tavola.

I prezzi oscillano da 19,00 € per un piattino sino a 71,00 € per un piatto da portata, a seconda della dimensione e della complessità della forma organica.

L’Icona Funzionalista: Bernadotte di Georg Jensen

Questo servizio di posate è un pezzo di storia del design. Disegnato nel 1939 dal principe svedese Sigvard Bernadotte, è l’archetipo del design scandinavo. Bernadotte, uno dei primi collaboratori di Georg Jensen, fu un pioniere del funzionalismo. Con questo progetto, guidò l’estetica della storica maison d’argenteria, allontanandola dalle volute dell’Art Nouveau per portarla verso linee più snelle, pulite e funzionali.

La sua modernità, a quasi un secolo dalla creazione, è disarmante. Le caratteristiche linee scanalate che percorrono i manici, di chiara ispirazione Art Deco, non sono un mero decoro, ma un elemento strutturale e tattile che ne migliora l’ergonomia. Realizzata in acciaio inossidabile lucidato a specchio, o nella sua storica variante in argento, la collezione ‘Bernadotte’ conserva una modernità intatta. Incarna quel concetto di lusso discreto e colto, dove il rigore storico del segno si traduce in una funzionalità che nobilita il quotidiano.

Un dono sicuro di alto profilo culturale. Un pezzo di storia del design da tramandare.

Un set base da 16 pezzi in acciaio inossidabile si posiziona indicativamente tra i 195 € e i 230 €.

Georg Jensen

Massimalismo Colto: Quando il Decoro, il Colore, l’Opulenza Diventano un Racconto Personale

L’atto di apparecchiare diventa un’espressione di sé. Il decoro, il colore e la preziosità del materiale non sono orpelli, ma strumenti per un racconto personale e gioioso.

Eredità Pop: Oriente Italiano di Ginori 1735

La storica Manifattura Ginori 1735 presenta cinque nuove icone per la sua collezione più vibrante, ‘Oriente Italiano‘. È l’heritage che si fa contemporaneo, bold e profondamente personale. Il celebre decoro a garofano, ispirato alle porcellane fiorentine del Settecento e al loro dialogo con l’esotismo orientale, viene qui riletto con un approccio gioioso e dirompente.

La novità per il 2025 risiede nell’introduzione di nuove forme scultoree, pezzi da portata che aggiungono verticalità alla tavola: scenografiche alzate a tre piani, alzatine per torte, portacandele e ampie ciotole statement, sia tonde che ovali.

Questa espansione di forme è supportata da una rinnovata palette cromatica. Accanto ai colori iconici, emergono le nuove tonalità statement: il vibrante verde Malachite e la calda eleganza del Castagna. Questi si affiancano a hero colours della collezione come Azalea (rosa), Citrino (giallo) e Aurum (bianco con oro puro). Il concept progettuale è esplicito: invitare a infinite combinazioni.

Ginori sposa appieno la tendenza della Tavola Scomposta di lusso, spingendo i suoi collezionisti a rompere la rigidità del servizio “buono” e a mescolare i colori con audacia, attingendo a una palette di ben 14 varianti cromatiche.

È il regalo d’elezione per il fashion-forward, per l’amante del Made in Italy che non ha paura di mescolare e considera la tavola un’estensione del proprio guardaroba.

I prezzi oscillano da 104 € per un singolo piatto sino a 500 € per l’alzata.

Ginori 1735

Il Lusso Introverso: Dressed di Alessi

Questa collezione, disegnata dal maestro del neo-barocco Marcel Wanders e lanciata originariamente nel 2011, gioca magistralmente sul concetto di lusso privato. È un progetto che sovverte le aspettative: Wanders applica una ricchissima e fitta decorazione barocca nascosta nelle parti meno visibili degli oggetti.

A prima vista, il piatto in porcellana bianca o la posata in acciaio inox appaiono minimalisti, con linee semplici e pulite. Ma è il retro, il bordo inferiore, la parte che tocca la tovaglia, a rivelare un decoro sorprendente, ricco e dettagliato. Wanders stesso descrive la collezione come “un bel vestito” che ha il compito di esaltare il cibo senza mai dominarlo. È un massimalismo discreto, quasi sovversivo. È un regalo non per chi guarda, ma per chi possiede l’oggetto. Un segreto tra l’utente e il designer.

Sebbene la sua creazione risalga al 2011, la filosofia di Dressed è oggi più attuale che mai. Rientra perfettamente nelle tendenze chiave del 2025 come il Quiet Luxury, la Stealth Wealth e il Discreet Maximalism, che rifiutano l’ostentazione in favore di dettagli nascosti e una qualità percepita da chi possiede l’oggetto.

Per l’appassionato di design che apprezza l’ironia e il concept. Per chi ama i dettagli nascosti e preferisce il lusso sussurrato.

Il set di 24 posate si può acquistare ha un prezzo di circa 275,00 €, mentre un set di quattro piatti dessert si potrà acquistare a 108,00 €.

Alessi

Il DNA Traslato: Arcadia di Baccarat

Baccarat espande il suo universo ed entra nel mondo della porcellana con Arcadia, una collezione tableware completa che traduce il DNA della Maison su una nuova superficie. È un gesto che ridefinisce il brand: il leggendario cristallier non si limita più a illuminare la tavola con la trasparenza, ma la veste con una materia opaca e satura.

l progetto è una pura espressione di Massimalismo Colto, definito qui non da un decoro, ma da un audace dialogo materico. Baccarat non cerca di imitare la porcellana; impone la sua estetica opulenta su di essa. Le versioni Red saturano il piatto con l’iconico rosso rubino della casa, creando una superficie compatta che fa da contraltare cromatico alla rifrazione dei bicchieri. Le varianti Gold & Platinum sono ancora più audaci: trattano la porcellana come un gioiello, una superficie orafa che rifiuta ogni minimalismo.

Il set due piatti fondi Arcadia Red costa sui 280 €, mentre il singolo timbale Gold & Platinum 115 €.

Baccarat

L’Alchimia del PVD: Rock di Sambonet

Sambonet interpreta la tendenza dei metalli misti non solo attraverso la forma, ma attraverso l’innovazione tecnologica. La collezione Rock si distingue per un design minimalista, contemporaneo e squadrato, ma è la finitura a definire il progetto.

La tecnologia PVD (Physical Vapour Deposition) è il cuore di questo regalo. Non si tratta di una semplice verniciatura o placcatura, ma di un processo di rivestimento sofisticato, mutuato da altri settori industriali, che fissa particelle di colore a livello molecolare direttamente sull’acciaio inossidabile. Questo garantisce una finitura altamente durevole, resistente ai graffi e con un colore inalterato nel tempo. Le finiture di tendenza come Champagne, Gold e Black portano un calore inaspettato e un’estetica industriale di lusso sulla tavola.

Perfetto per la coppia giovane e moderna, per chi ha una cucina minimalista con dettagli in ottone o neri e desidera un accento audace sulla tavola.

Un servizio da 24 pezzi nella finitura PVD Champagne si trova a circa 149 €.

Sambonet

Il Nuovo Artigianato disegna il futuro della tradizione

Il regalo più prezioso è una storia. Quella di un sapere antico che si fa contemporaneo, o di una tecnologia nuova che diventa poesia. Qui il design incontra l’innovazione.

Il Vetro Rivoluzionario: Go.To Cup di Wave Murano Glass

Il fondatore di Wave Murano Glass, Roberto Beltrami, ha creato una collezione che è una “ribellione”. Il progetto si ispira al goto, il bicchiere personale che i maestri vetrai di Murano, fin dal XIII secolo, creavano per sé utilizzando scarti di vetro, frits e shards, per bere un sorso d’acqua, o vino, vicino alle fornaci.

Wave Murano Glass ha re-ingegnerizzato questo concetto storico. I bicchieri Go.To sono soffiati a mano sull’isola, unici, vibranti in dodici mix di colori esclusivi. Ma, ed è qui la rivoluzione, sono anche leggeri, lavabili in lavastoviglie. Questo singolo dettaglio tecnico risolve il conflitto secolare tra heritage e funzionalità che ha sempre relegato il vetro di Murano a oggetto da teca. È un game changer, simile nella sua visione dirompente alle collaborazioni del brand con studi di design internazionali come Atelier oï.

Un regalo per tutti. È il regalo di design democratico e intelligente per eccellenza: ha un prezzo accessibile, è ricco di storia e fascino, è bello, unico e incredibilmente funzionale.

Un singolo bicchiere Go.To ha un prezzo di listino tra i 39 € e i 41 €.

Wave Murano Glass

L’archetipo Sostenibile: Utsuwa-Juhi di Super Rat

Questo è l’oggetto-manifesto del 2025, vincitore del Primo Premio al SaloneSatellite Award. Il giovane designer giapponese Kazuki Nagasawa, fondatore di Super Rat, reinterpreta l’artigianato giapponese con una sensibilità ambientale radicale.

Il progetto utilizza un materiale umile: la corteccia di palma shuro (Trachycarpus fortunei), tradizionalmente usata in Giappone per scope o spazzole tawashi. Nagasawa tinge questa fibra naturale utilizzando una tecnica tradizionale, il succo di cachi, a cui aggiunge una sostanza estratta da scarti di ferro. Il risultato è una collezione di vasi e contenitori morbidi ma forti, semi-trasparenti, che esaltano la trama delicata del materiale. Questo progetto incarna perfettamente la visione di Paola Antonelli: attinge all'”antica saggezza sulla natura e la sostenibilità” per creare qualcosa di radicalmente nuovo, con l’obiettivo di “passare cultura e storia alla prossima generazione”.

Un dono per il collezionista di design, per chi cerca un pezzo da conversazione unico che rappresenti la direzione futura del design.

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Super Rat

L’artigianato Digitale: Ugly Cup di cera.LAB

Presentato anch’esso al SaloneSatellite 2025, cera.LAB è un collettivo austriaco fondato dal designer tedesco Jan Contala. Il loro progetto, secondo la giuria, incapsula perfettamente il tema del Nuovo Artigianato.

La Ugly Cup e gli altri vasi della collezione fondono in modo inedito la tecnologia di stampa 3D con l’artigianato ceramico tradizionale. Il gres viene estruso da una stampante 3D per creare texture complesse, arruffate, e forme organiche che sarebbero impossibili da ottenere a mano. Tuttavia, il processo mantiene l’integrità materica e la sensibilità della ceramica. Se Utsuwa-Juhi rappresenta l’anima naturale del Nuovo Artigianato, cera.LAB ne rappresenta l’anima tecnologica. Dimostra che la tecnologia non è nemica dell’artigianato, ma un nuovo, sofisticato scalpello per esplorare forma, texture e sostenibilità.

Pensato per l’appassionato di tecnologia, il maker, l’innovatore, o chiunque sia affascinato dall’intersezione tra codice digitale e materia fisica.

Prezzo su Richiesta.

cera.LAB

Regali di Natale 2025: 10 Interpretazioni della Tavola

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