Milano Wine Week lancia la terza edizione di Wine List Italia

È stata presentata ieri al Milan Marriott Hotel – nuovo quartier generale della Milano Wine Week, la nove giorni del vino in programma dal 4 al 12 ottobre – la terza edizione di Wine List Italia, la prima guida interamente dedicata ai sommelier della ristorazione italiana.

Un volume che raccoglie le scelte di 100 professionisti, chiamati a selezionare le 10 etichette più rappresentative della propria carta dei vini. Edita da MWW Media-Vendemmie, la guida è la prima e unica al mondo che racconta il vino attraverso gli occhi, il palato e la sensibilità dei migliori sommelier italiani, con l’obiettivo di dare voce a una categoria spesso poco visibile ma fondamentale del settore.

Sono intervenuti alla presentazione: Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week; Paolo Porfidio, sommelier, enologo e curatore di Wine List Italia; Daniele Andrea Vitali, Portfolio Development Manager Adults di Lurisia, sponsor della guida; Francesca Faccoli, vicepresidente del Consorzio Franciacorta; Nicolò Grange, CEO di Xtrawine.

Ideata da Federico Gordini e Paolo Porfidio, rispettivamente editore e curatore della guida, Wine List Italia è insieme una grande mappa editoriale – con 1.000 etichette nazionali e internazionali – e un importante evento di degustazione, che quest’anno prende vita nelle sale del Marriott. Dalle chicche tutte da scoprire alle annate da collezione, dai vini etici a quelli al calice, la guida esplora dieci categorie. Grande novità di quest’anno è Top 100: lunedì 6 ottobre, dalle 11.00 alle 17.30 al Marriott, saranno i produttori – le 100 cantine più citate nella guida – a condurre un inedito Walk Around Tasting, offrendo un confronto diretto con sommelier, buyer e opinion leader.

La manifestazione rinnova inoltre il proprio impegno solidale: una percentuale degli incassi derivanti dagli eventi e dalle vendite della guida Wine List Italia sarà devoluta alla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia ETS, Charity Partner dell’ottava edizione, che proprio nel 2025 celebra 25 anni di attività a sostegno dell’infanzia e delle donne fragili in Italia, ad Haiti e nel mondo.

L’esperienza di Wine List Italia si arricchisce di progetti speciali: tra questi, l’installazione sonora firmata da Ca’ del Bosco con Bang & Olufsen, che porta a Milano una trasposizione della “Cupola dei Sensi” della cantina, trasformando il foyer del Marriott in un percorso immersivo dove il vino non solo si gusta, ma si ascolta.

“Giunta alla sua terza edizione, Wine List Italia conferma il suo ruolo di riferimento per la sommellerie italiana e per l’intero settore enogastronomico – afferma Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week. – Non si tratta soltanto di una guida alle etichette, ma di un racconto corale che mette al centro i professionisti che ogni giorno vivono il vino con competenza, passione e sensibilità, trasformando una carta in un vero atto culturale e creativo. Grazie al lavoro di 100 sommelier e al contributo di cantine, curatori e del team editoriale, questa pubblicazione costruisce un ponte solido tra vino, ristorazione e consumatore, offrendo un’opportunità concreta per conoscere, scoprire e valorizzare le migliori selezioni della scena enologica nazionale e internazionale. È una testimonianza di come la sommellerie italiana sappia interpretare il presente e guardare con visione al futuro”.

“Il nostro tempo è attraversato da una trasformazione epocale: l’intelligenza artificiale entra sempre più nella vita quotidiana, suggerendo cosa leggere, che musica ascoltare, quali percorsi intraprendere e persino cosa bere. In questo contesto, il sommelier vive un passaggio cruciale. Non è un algoritmo: è un interprete, capace di leggere la mano del produttore, comprendere la storia di un territorio e intuire la sensibilità di un cliente in un istante – spiega l’Head Sommelier Paolo Porfidio, curatore del progetto. – La selezione non è solo scelta tecnica, ma un atto culturale e creativo che racconta l’identità di chi costruisce la carta vini e della comunità che la circonda. La tecnologia può e deve essere uno strumento, ma il valore umano resta insostituibile: dare senso alle scelte, trasformare una bottiglia in un racconto e un bicchiere in un’esperienza, questo è ciò che rende unico il lavoro del sommelier”.

Wine List Italia: le Categorie

842 cantine italiane e 158 cantine estere, di cui 104 francesi, compongono il vasto mosaico della selezione di Wine List, ciascuna assegnata a una categoria specifica. Un vino per ogni occasione, ogni tasca e ogni palato: ecco le 10 diverse categorie con cui i sommelier passano in rassegna e selezionano accuratamente le loro proposte vinicole, raccontando l’eccellenza enologica della Penisola, d’Europa e d’oltreoceano.

La Scelta Intelligente: il vino che più rispecchia il concetto di qualità/prezzo, la scelta per chi vuole godersi un ottimo vino anche con un budget limitato;

La Scoperta del Sommelier: una “chicca” sconosciuta ai più, l’asso nella manica per stupire i più curiosi, che ciascun sommelier ha scoperto durante i propri studi e viaggi;

L’Annata Memorabile: Il vino da ricordare, conservare in cantina e aprire al momento giusto;

Uno Sguardo Internazionale: il vino proveniente dall’estero, un’etichetta per viaggiare attraverso il mondo enologico grazie a un buon calice;

Un Assaggio di Territorio: il vino che rappresenta il territorio del ristorante in cui opera il sommelier o l’idea di cucina voluta dallo chef;

Le Radici nel Calice: il vino che riporta alle origini del sommelier, spesso lontano per lavoro o in viaggio alla scoperta di nuove realtà per stupire il cliente;

Etichetta in Rosa: il vino rosato o rosé che non deve mai mancare nelle cantine di un appassionato;

La Scelta Etica: il vino che più rispecchia il tema molto attuale di sostenibilità e rispetto, vini Bio, Biodinamici, sostenibili, e soprattutto buoni;

Un Dolce Sorso: il vino da dessert e/o da gustare alla fine di un pasto, per allietare il palato ed addolcire il cuore;

Il Vino al Calice: un assaggio della selezione di vini al calice tratta dalla Wine List del ristorante in cui lavora il sommelier, una modalità di consumo in crescita che permette all’ospite di non privarsi di un grande vino, senza dover necessariamente consumare l’intera bottiglia.

Tra i 100 top Sommelier, giovani promesse e maestri pluripremiati

Da Nord a Sud, passando per il Centro Italia, dai maestri affermati alle nuove promesse: la squadra dei sommelier targata Wine List Italia 2025 racconta ancora una volta l’eccellenza della sommellerie nazionale con un mosaico di competenze, stili e visioni. Sono 100 i professionisti protagonisti di questa edizione, figure chiamate a interpretare il vino come esperienza culturale e narrativa.

Tra i maestri già consacrati, spiccano nomi noti al panorama enologico italiano: Cristian Russomanno (Opis – Arcore), insignito del titolo di Miglior Sommelier della Lombardia 2025; Aurelio Marotta (Da Vittorio** – Brusaporto), punto di riferimento in uno dei ristoranti più iconici d’Italia; e ancora Paolo Porfidio (Excelsior Hotel Gallia – Milano), curatore della guida e ambasciatore di una visione della sommellerie che coniuga tradizione e innovazione. A loro si affiancano volti come Stefano Genovese (Hyle Ristorante – San Giovanni in Fiore), tra i massimi interpreti della nuova ristorazione calabrese, e Marius Dumitru (Alberata Relais & Château – Erbusco), premiato nel 2024 come Miglior Sommelier della Lombardia.

Accanto ai grandi nomi, numerosi i giovani talenti che hanno portato la freschezza del loro sguardo all’interno del progetto. Tra questi, Nicolas Bertuletti (La Fricca – Bergamo), classe 2000 e volto emergente della nuova sommellerie lombarda; Stefano Orrù (Albòri – Bellagio), esempio di una generazione che mette al centro sostenibilità e sperimentazione; e Gabriele Bianchi (Casamatta Restaurant – Manduria), riconosciuto tra i leader under 30 del settore food&drink da Forbes Italia. Giovani che non solo arricchiscono il panorama, ma lo spingono verso un futuro fatto di ricerca, contaminazioni e nuove pratiche di sala.

Dietro il banco della “giuria” di Wine List Italia 2025 troviamo anche tante professioniste che si distinguono per autorevolezza e visione. Tra loro, Valentina Vago (Il Vinaccio – Milano), buyer e sommelier che racconta attraverso il vino luoghi, tradizione e persone; al Grand Hotel di Alassio, Laura Massirio firma una carta che esplora i territori e l’apertura verso etichette internazionali di spessore; Federica Radice (Due Colombe – Borgonato di Corte Franca, BS), nome ormai consolidato della sommellerie bresciana; e la giovanissima Bianca Modonesi (Osteria degli Assonica – Sorisole, BG), classe 1997, che conferma la sua crescita tra le firme più promettenti del settore.

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